SEO | 6 – SEO ONPAGE: PAROLE CHIAVE

L’ATTIVITÀ SEO NEL DETTAGLIO

L’attività SEO comprende diverse fasi di tipo sia analitico/strategico che operativo. Sul piano operativo, per ottimizzare un sito occorre tenere in considerazione molti fattori diversi. Un approccio originale per descrivere i principali tra questi fattori è stato realizzato da Search Engine Land, una nota ed autorevole rivista americana del settore. Search Engine Land ha realizzato una tavola periodica dei fattori di ranking (che aggiorna periodicamente man mano che Google aggiorna il suo algoritmo).

tavola periodica fattori seo 2013 SearchEngineLand

LA FASE STRATEGICA SEO: LA SCELTA DELLE KEYWORDS

Questa fase è fondamentale, qualunque attività SEO risulta essere priva di senso se non viene effettuata prima un’analisi accurata delle parole chiave da scegliere per la propria campagna. La ricerca delle parole chiave “migliori” può essere effettuata con strumenti software appositi, interviste agli utenti, analisi della concorrenza (benchmarking competitivo) e utilizzando lo stesso motore di ricerca.

La ricerca di parole chiave per la SEO consiste nella raccolta di tutte le possibili varianti di parole chiave che potrebbero essere rilevanti per il tuo sito, il tuo contenuto, i tuoi prodotti, servizi (ecc.) e/o per i tuoi clienti o utenti ideali, anche se non direttamente correlate con ciò che offri.

Per il successo di una campagna SEO è consigliabile selezionare parole chiave non troppo generiche, poiché risulterebbe molto difficile o addirittura impossibile raggiungere buoni risultati in tempi utili, ma neppure troppo specifiche, poiché, se sono poco cercate, generano di conseguenza poco o nessun traffico al sito.

Le parole chiave rientrano in tre categorie:

  • Head Terms (primarie) – Parole chiave brevi con un volume di ricerca maggiore ma alta concorrenza, come web marketingauto sportive o immobiliare. Queste si rivolgono a un pubblico vasto e sono, di solito, più difficili da classificare.
  • Secondarie – Parole chiavi brevi con un buon volume di ricerca ma più specifiche rispetto alle primarie e probabilmente con meno concorrenza, ad esempio per stare con gli esempi precedenti: web marketer, audi sportive, ville in affitto
  • Long Tail – Si tratta di termini di ricerca più descrittivi e formati da più parole, quali: corso di web marketing serale torino, porsche carrera usata milano, affitto zona parella torino. Queste sono rivolte a query di ricerca più specifiche e hanno minore concorrenza e volume di ricerca più basso.

Nella scelta delle keyword è applicabile la teoria della “Long Tail” di C. Anderson, secondo la quale i prodotti di nicchia avranno molte più possibilità di profitto. Per applicare questa teoria in ottica seo, è quindi preferibile scegliere molte parole chiave specifiche (con meno concorrenza e tasso di conversione maggiore) piuttosto che poche generiche (con molta concorrenza e basso tasso di conversione).

Per approfondire con studio samo: coda lunga e posizionamento nei motori di ricerca:

seo-coda-lunga-Long-Tail
un esempio di strategia SEO “coda lunga”

Gli strumenti per la key research e i parametri

Quali parole vengono usate per cercare alcuni argomenti? Quanta concorrenza e che volume di ricerca hanno?Ci sono diversi strumenti che aiutano in questo lavoro:

->strumento per le parole chiave di Google AdWords. Questo strumento offre dati statistici sul numero di ricerche mensili, globali o per singolo Paese, che vengono effettuate dagli utenti con una determinata chiave di ricerca. Accedi all’interfaccia principale di Google Ads > Strumenti e impostazioni > Strumenti di pianificazione delle parole chiave > Individua nuove parole chiave > inserisci le tue parole chiave (una o più) > Ottieni i risultati.

->Ubersuggest by Neil Patel, uno strumento in parte gratuito che suggerisce le parole chiave per un dato argomento e che permette di ricercare le parole più utilizzate per un certo dominio (e quanto stanno effettivamente performando). Consente di spiare i backlink della concorrenza, vedere per quali keyword si stanno posizionando e fare una ricerca decente delle parole chiave. Se si fa SEO senza un grosso budget, è perfetto 

->SEOZOOMSEMRUSHAHREFS (ecc..):

strumenti a pagamento (ma con demo online da provare) che offrono tutti gli strumenti più utili per un’analisi seo e una pianificazione di progetti di web marketing a 360°

Keyword tool di Semrush, ti fornirà informazioni piuttosto dettagliate sui dati relativi a una singola parola chiave, così come collegamenti a parole chiave con “corrispondenza a frase” e “correlate”.

-> Answer The Public

Answer The Public è una risorsa che consente di generare tipi di domande e frasi richieste per una particolare parola chiave. Inserendo una parola chiave, vengono restituite delle schermate con tutte le domande correlate a quella keyword, anche se la schermata “Dati” e le opzioni di download in formato CSV risultano ancora più utili.

Il primo passo da compiere nella ricerca delle parole chiave per la SEO consiste nel raccogliere l’elenco più ampio possibile di parole chiave iniziali utilizzando ad esempio i tool di cui sopra o anche un bel foglio bianco e poi segnarseli

-> Keywords Everywhere APP per browser

è un’estensione browser per Chrome o Firefox  in grado di restituire in tempo reale volume di ricerca, CPC e dati relativi alla concorrenza ogni volta che si digita una ricerca online!

parametri più importanti per ogni keyword da rilevare sono:

  • La parola chiave stessa
  • Il volume di ricerche mensile
  • La keyword difficulty (concorrenza)
  • Il costo per clic (CPC), dipendente dalle inserzioni
  • Il posizionamento attuale / domain autohority

Key Difficulty?

La difficoltà di una parola chiave si basa su diversi parametri, considera la concorrenza e NON ha un valore assoluto.

La Key difficulty in alcuni tools (semrush e hrefs) si basa sul numero di domini collegati ai risultati migliori.

Per capire la difficoltà di una parola chiave si può guardare la domain authority delle pagine principali.

Es: se una parola chiave ha un punteggio di difficoltà di 8, ma le prime pagine posizionate hanno tutte un domain ranking superiore a 80 (quindi con un alto domain authority), posizionare il vostro sito per quelle parole chiave potrà essere difficile se il vostro sito ha un domain ranking basso (come dire: c’è un’alta concorrenza non sulla parola chiave sul posizionamento in base all’autorità alta degli altri domini concorrenti).

Meglio quindi mirare a parole chiave con una keyword difficulty abbastanza bassa se avete un domain ranking basso, quindi allargarvi costruendo più collegamenti e ottenendo un’autorità più elevata. Man mano che il domain ranking fa la sua scalata, i vostri link interni acquisteranno più influenza.

Il Volume di ricerca è importante?

Solo perché 10.000 persone cercano una parola chiave (al mese) non significa che tutte le 10.000 persone faranno effettivamente clic su un risultato. Se si guarda la a parola chiave “Quanti anni ha Trump”, ad esempio: ottiene 30.000 ricerche al mese, ma solo il 13% di quelle persone fa effettivamente clic su un sito. Questo perché le persone ottengono la risposta direttamente su Google e non è necessario fare clic per trovarla (ad esempio). Ma possono essere altri i motivi per cui una parola con un alto volume di ricerca.

(es. dal sito: https://kinsta.com/it/blog/keyword-research/)

Questa metrica non include le long-tail keyword e le LSI (Indicizzazione Semantica Latente), cioè non propriamente dei sinonimi ma delle parole chiave che servono a conferire un significato alla parole chiave che indicizza (es. Auto parola chiave che può voler dire più cose con l’aggiunta di veicolo LSI).

Ad esempio può capitare che la keyword principale conto 1000 ricerche al mese ma l’articolo ottiene oltre 3.000 visite al mese. Questo perché  la parola chiave si sta posizionando per altre parole chiave oltre alla keyword principale!

Ecco perché nei contenuti è buona cosa includere in modo naturale parole chiave LSI.

L’intento di ricerca

Anche dopo aver trovato buone idee per le parole chiavedovreste sempre cercarle manualmente su Google e vedere cosa si sta attualmente posizionando per avere un’idea del contenuto che dovete creare. Non scrivete una guida interminabile se le persone vogliono solo una risposta rapida, e non cercate di posizionare un articolo del blog quando le persone stanno cercando di acquistare un prodotto.

Le parole chiave vengono di norma raggruppate in:

  • Parole chiave transazionali: quando un utente esegue una ricerca per concludere immediatamente una transazione o una conversione.
  • Parole chiave navigazionali: usate per trovare una specifica marca o sito.
  • Parole chiave informative: correlate a informazioni generali su un argomento.

Ad esempio:

Una parola chiave che suggerisce un intento di acquisto elevato può essere un nome di prodotto, ad esempio  Noleggio auto da corsa Torino. Se lo digitate in Google e guardate i risultati, vedrete un sacco di annunci per noleggi auto e una mappa che mostra le compagnie di noleggio auto a Torino. Se una persona sta facendo questa ricerca, è probabilmente pronta per l’acquisto o è molto vicina a farlo.

Valuta anche il CPC (costo per click) anche per la ricerca organica

Sebbene il costo per click sia una metrica PPC può anche indicare l’importanza relativa delle parole chiave organiche perché maggiore sarà l’offerta su un termine, tanto maggiore sarà la probabilità che esso porti a una conversione.

Parametri keywords sul Google Ads

Migliora il domain authority

La Domain Authority (DA) è una metrica numerica che indica l’autorità di un dominio, dove maggiore è il suo valore maggiori dovrebbero essere le possibilità di posizionarsi più in alto nei risultati dei motori di ricerca (SERPs) e ottenere quindi più traffico organico (almeno questo è l’obiettivo di chi l’ha ideata).

La metrica è stata sviluppata da Moz, ma altre società hanno creato metriche simili che classificano i domini in base ad una serie di fattori ed assegnano loro una valutazione da 0 a 100 e si basa su 40 fattori.

L’idea di classificare i domini in base alla loro autorità, si basa sull’emulazione di un sistema simile al PageRank (che si basa su molti più fattori).

  • il numero di link in entrata che puntano al tuo sito;
  • la qualità e la pertinenza dei link in entrata (dipendono dal rank del sito che linka sul tuo);
  • la qualità del contenuto presente nelle pagine del tuo sito;
  • i segnali sociali intesi come popolarità del tuo dominio sui social media;
  • le prestazioni SEO del tuo sito in generale.

Come verificare la DA del sito web?

Per scoprire la Domain Authority del tuo sito:

  1. vai all’indirizzo https://moz.com/link-explorer; (ma anche semrush, ahrefs e seozoom ne hanno implementato uno)
  2. registra un account free o di prova;
  3. digita il nome del tuo dominio e guarda il risultato.

 Il Domain Autohority/Rating non ha alcun effetto diretto sul posizionamento di una pagina su Google ma è una metrica che serve a dare un’idea di come e quanto Google vede autorevole il sito.

Migliorare la site autohority

Una volta trovate le parole chiave per una certa pagina (o per il sito intero) dove aggiungerle?

I motori di ricerca esaminano le posizioni in cui appaiono le parole chiave sul tuo sito e assegnano priorità ad alcune aree rispetto ad altre. Ecco alcune posizioni ideali in cui aggiungere le parole chiave, in ordine di importanza:

  • Dominio del sito
  • Titolo Sito
  • Slug URL della pagina
  • Titolo SEO e titolo della pagina
  • Descrizioni SEO di sito, pagina ed elemento
  • Intestazioni (ad es., Intestazione 1, Intestazione 2, Intestazione 3)
  • Il corpo del testo
  • Categorie
  • Didascalie e titoli per Blocchi immagine, Blocchi galleria, Pagine galleria e sezioni della Galleria
  • Nomi di file per file e immagini
  • Testo alternativo

La strategia di keyword research passo passo.

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