10 – SITI PENALIZZATI

Negli ultimi anni Google ha lavorato davvero parecchio per combattere ogni forma di spam e per garantire ai propri utenti i migliori risultati di ricerca. Le penalizzazioni SEO, infatti, esistono proprio per fare in modo che i gestori dei siti web operino per il bene degli utenti, senza cercare delle scorciatoie barbine per arrivare in cima alle SERP con dei contenuti scadenti o, quanto meno, non eccellenti.

Siti penalizzati (da google) con il cambiamento di algoritmo?

https://www.softfobia.com/news/web-marketing/49/algoritmo-google-ultimi-aggiornamenti-cosa-cambia-siti-web-penalizzati

Ecco quali sono alcuni punti (riassunti) elencati da Roberto Serra nel post di cui sopra:

⚠️ 1. Contenuti duplicati

Pubblicare contenuti identici o molto simili su più pagine dello stesso sito (o copiati da altri siti) può ridurre la visibilità, perché Google preferisce contenuti originali.


⚠️ 2. Keyword stuffing

L’uso eccessivo e innaturale di parole chiave con l’obiettivo di manipolare il ranking è considerato una pratica di black-hat SEO.


⚠️ 3. Link innaturali (link building artificiale)

Acquistare backlink, scambi di link e reti di siti creati solo per passare link (link scheme) può causare una penalizzazione algoritmica o manuale.


⚠️ 4. Cloaking

Mostrare contenuti diversi ai motori di ricerca rispetto a quelli visibili agli utenti è una grave violazione delle regole.


⚠️ 5. Redirect ingannevoli

Usare reindirizzamenti per mandare gli utenti su contenuti diversi da quelli previsti (es. pagine spam o pubblicitarie) è considerato manipolativo.


⚠️ 6. Pagine doorway (pagine ponte)

Creare pagine ottimizzate solo per i motori, progettate per classificarsi su parole chiave specifiche e poi reindirizzare altrove.


⚠️ 7. Contenuti generati automaticamente

Testi creati automaticamente da tool o script, senza alcun valore per l’utente, spesso non vengono indicizzati o possono causare penalità.


⚠️ 8. Velocità del sito troppo bassa

Un sito molto lento può offrire una cattiva esperienza utente e influenzare negativamente il ranking, soprattutto su mobile.


⚠️ 9. Mobile non ottimizzato

Se il sito non è responsive o ha problemi gravi di usabilità su smartphone, può perdere visibilità su ricerche da dispositivi mobili.


⚠️ 10. Malware o contenuti pericolosi

Se Google rileva che il sito contiene virus, phishing, script dannosi o contenuti compromessi, può rimuoverlo direttamente dai risultati. Sempre meglio aggiornare e verificare le versione del proprio CMS e dei plugin!

Come uscire da una penalizzazione Google?

È inutile cercare di imbrogliare Google, quindi solo un sito web ben strutturato e gestito raggiungerà il miglior posizionamento ed eviterà problemi.

Ecco alcuni suggerimenti per evitare le penalizzazioni di Google:

  1. Guarda scrupolosamente le linee guida di Google;
  2. Controlla regolarmente tutti i collegamenti e i contenuti del tuo sito Web; ci sono dei plugin per controllare se i link sono sbagliati come BrokenLink Checker.
  3. Segui gli aggiornamenti di Google per evitare nuovi problemi;
  4. Fai una scelta ragionevole di pubblicità e link affiliati;
  5. Mantenere il sito Web sicuro, con Wordfence ad esempio.
  6. Seleziona un sito web di hosting adeguato;