Il BRIEF

Il brief è un documento che sintetizza e contestualizza le informazioni ricevute dal cliente nella prima fase della realizzazione di una campagna pubblicitaria, in modo da fornire al reparto creativo un punto di riferimento organico e coerente sulle idee da sviluppare. La sua struttura, che deve essere concisa, esauriente e organizzata, spesso varia sensibilmente ma, in generale, le informazioni da richiedere al cliente sono le seguenti…

Non esiste un unico modo per scrivere un brief, l’idea è quella della condivisione e della chiarezza di obiettivi. Il brief è un documento che deve dare spiegazioni e risposte a eventuali dubbi che l’agenzia potrebbe sollevare. In generale il set di domande cui deve dare risposte è molto simile a quello tipico di un approccio di planning strategico:

  1. Dove siamo ora?
  2. Dove vogliamo andare?
  3. Cosa facciamo per arrivare là?
  4. Con chi dobbiamo parlare?
  5. Come sappiamo che siamo arrivati a destinazione?

Ecco un template, per ricordarci cosa chiedere al cliente quando iniziamo un progetto strategico insieme:

Non ci sono regole rigide per scrivere un brief d’agenzia. E’ importante che contenga una serie di informazioni, che sono:

  • l’idea chiave del prodotto/brand che si vuole promuovere, lanciare, riposizionare, ecc..
  • il background dell’azienda o del prodotto che si vuole promuovere
  • gli obiettivi comunicativi che l’azienda vuole raggiungere;
  • punti chiave che vorrebbe vedere evidenziati nella campagna di marketing. Nel caso di un prodotto alimentare, possono essere la naturalezza, la qualità delle materie prime, la salubrità, il gusto, ecc;
  • le eventuali difficoltà da superare nell’impresa comunicativa (come la presenza di molti concorrenti);
  • il target di riferimento, ovvero la fetta di pubblico che si vuole raggiungere e che potrebbe essere interessata al brand o prodotto;
  • il budget;
  • media attraverso cui il messaggio andrebbe veicolato (siti web, social media, quotidiani, riviste, televisione, radio, ecc);
  • gli strumenti  che l’azienda vorrebbe utilizzare per veicolarlo, che possono essere spot, volantini, cartelloni, banner su siti web, e-mail promozionali e via dicendo;
  • il tone of voice, cioè il registro comunicativo che tutta la campagna dovrebbe tenere
  • il timing per le varie tappe della campagna;
  • un accenno al piano marketing e al budget disponibile
  • gli obiettivi specifici e misurabili

Un esempio di brief:

Brand idea.
Un gruppo di studenti riunitasi in un’associazione ha da qualche anno lanciato alcuni eventi di successo tra cui ALPIFEST, una serie di concerti ad alta quota con gruppi famosi del panorama musicale contemporaneo ed alcune “one night”, feste a tema (esempio anni ’80 o ’90) caratterizzate dalla scelta di location molto particolari.

Poiché il prodotto sviluppato ha caratteristiche prettamente commerciali l’associazione ha deciso di farsi acquisire da una società di comunicazione esistente e di ripensare la propria attività in senso più commerciale e quindi di rivedere il marchio e la comunicazione.

L’azienda e il prodotto.
La nuova società si concentrerà esclusivamente sui prodotti sviluppati dall’ex associazione e pertanto dovrà cambiare completamente immagine. 
Gli organizzatori sono già conosciuti per gli eventi di successo già organizzati e pertanto devono poter sfruttare il “brand awareness” già raccolto nel tempo e canalizzarlo verso il nuovo brand che raggrupperà tutte le feste sotto un nuovo cappello.
Il prodotto di punta è il festival di musica rock-pop PEAKUP che ogni anno si svolge in alta montagna. Caratterizzato da un programma di qualità (gruppi famosi del passato, evergreen) per un pubblico “intenditore” (30-50 anni), magari amante della montagna e consapevole di partecipare ad un evento che ha legami col territorio. Il festival è autofinanziato e non ha obiettivo commerciali.


Il posizionamento
..prescelto è quello di un prodotto desiderabile, elitario (perché sono feste particolari, in quota o su location suggestive) ma allo stesso tempo popolari (i musicisti sono pop, gli organizzatori ex studenti). L’alta reputazione del brand che si ricerca deve trovare il proprio bilanciamento a metà fra il concetto di “crew” o “collettivo” di creativi e “professionisti” dell’organizzazione all’interno di una società solida.
Il posizionamento consiste nella modalità in cui desideriamo che un determinato prodotto trovi collocazione nella mente del consumatore.

I valori ed i termini di riferimento del nuovo brand devono essere: trendy ma non “posh”, vagamente “radical chic”, deve risentire delle origini popolari e aggregative ma apparire come qualcosa estremamente professionale. E ancora: unicità, scoperta del territorio piemontese.

Obiettivi di marketing e Obiettivi di comunicazione.
Far conoscere il nuovo brand, riprogettare il marchio ripensandolo per un pubblico più ampio ed eterogeneo, renderlo appetibile per sponsor e stakeholder, lanciare nuovi prodotti sul mercato, aumentare l’introito economico della società
E poi legare e consolidare l’immagine del nuovo brand ai valori di cui si fa riferimento nel paragrafo precedente.

Target.
“Giovani adulti” (20-40) con l’attitudine a fare festa ed a partecipare ad eventi di massa ma con una vocazione a far sentire “elitario” chi vi partecipa 

Barriere.
L’eredità di “brand awarness” della vecchia associazione sono una risorsa ma anche un problema: come sfruttarle senza perderne la riconoscibilità costruita negli anni?
Competizione: l’ambiente dell’organizzazione eventi e feste ha già dei leader, come emergere?
– Come rendere più commerciale il prodotto senza svilirlo, senza toglierli “l’anima” popolare e aggrativa?

Consumer Insight.
Il consumer insight è la conoscenza approfondita della percezione del consumatore, o meglio dell’opinione partecipata e diffusa comunemente.
L’utente si deve aspettare che il prodotto (la festa) sia ben organizzata e ricca di momenti particolari e soprattutto “unica”. 

Reason why.
È l’argomento razionale che la pubblicità deve fornire per rendere credibili i vantaggi promessi dal prodotto.
La comunicazione del prodotto deve partire ed essere rafforzata dai dati statistici e razionali delle feste organizzate precedentemente (numero di spettatori, line up del passato, ecc)

Tone of voice.
Il tono di voce è la modalità espressiva sulla quale si deve articolare la campagna, è il tipo di approccio comunicativo, lo stile con cui si vogliono presentare i vantaggi del prodotto e i suoi argomenti relativi.
Deve rassicurare sulla professionalità del prodotto. Non istituzionale,  non retorico, non deve provocare né essere dissacrante, deve richiamare la sua anima popolare senza dimenticare di voler essere “trendy”

Ok uso lingue straniere (inglese) ma il legame con il territorio piemontese vorrebbe preponderanza dell’Italiano.

Cosa serve? 

      • L’agenzia di comunicazione deve lanciare la nuova società sul mercato e rilanciare il prodotto di punta, “rebrandizzandolo” (il festival in alta quota).
      • La vecchia società deve essere completamente ripensata e riposizionata secondo quanto definito nel brief.
      • Brand awarness
      • Lead generation per altre feste
      • Vendita biglietti per PEAKUP festival
      1. Naming società
      1. Logo e logotipo società
      1. Corporate design (identità societaria) -> biglietto da visita + altro formato
      1. Campagna ADV lancio del festival -> canali media tradizionale (no TV, no RADIO, sì affissione, distribuzione, stampa, comunicati stampa)
      1. Campagna ADV digital lancio del festival -> (sito web festival + SEO, SEA, social (SMM) e campagna inserzioni Facebook e Instagram, Newsletter + eventuali strategie di digital marketing)
      1. Analisi risultati (lead generation da sito, KPI legati a fanbase e percezione del brand, vendita tickets)

BUDGET

20.000€ 

NELLA PRATICA

    • Breve documento con analisi swot, concorrenza, sentiment, target, tone of voice
      • Creazione (raccolta) di contenuti
      • Bozza di storytelling & lavoro di copy (naming per società + payoff e copy campagna per il prodotto “PEAKUP”)
        • Bozza grafica creativa della campagna
      • (Naming + Logo della nuova società +biglietto da visita nuova società )
      • Declinazione in un formato per la stampa (es. A3) e cartolina 10×15 cm + biglietto da visita della nuova società (coerenza stilistica con PEAKUP)
      • Sito web (wireframe grafico + produzione su wordpress) + lavoro su SEO di sito peakupfestival.it
      • Analisi web e social (“quanto, quando e dove se ne parla?”)
      • Progetto digital marketing (+ piano media uscite) –> (eventuali idee di non conventional marketing)
      • Campagna web (AdWords + landing page vendita biglietti). Banner (masthead, tower, box animato) –> conversion vendita biglietti
      • Piano socialmedia per PEAKUP (es. apertura pagina FB, Twitter e Instagram con piano media per una settimana)
        • Campagna social su evento (e/o conversione su landing page, vendita biglietti)
        • Infografica su evento per trovare sponsor